I 40 anni di Christian Bale

Bale

Nell’oscura Bologna, un altro Cavaliere Oscuro, però più giovane, non tanto, vive in tali tempi opalescenti in cui si fa festa nel viver di putrescenza. Egli, il Falotico, rinomato poeta sopra ogni vetta e armonico creatore di gioie sol evocandole da sfere nude di cristallo a suo scisma mentale nell’aprirvi gli occhi, spesso insudiciati da troppe zoccole, contempla Christian, un nostro grande contemporaneo, in quanto bello in Bale di cognome e prossimo Mosè nell’Exodus di Ridley Scott. Il Mar Nero! Iridi cangianti.

Il signor Bale io incontrai due settimane fa al bar “Campare col Campari”, ubicato vicino alla stazione dei topi in quel dell’incrocio fra la 7Th e la risata “alla puttanesca” d’una signora abitante il piano d’un condominio come quello di Polanski, limitrofa d’altre casalinghe indaffarate a lavar le stoviglie e imbottigliar i figli con sedativi a “dosi” di lor calmarli mentre se “le” lavano con forzuti schiacciasassi con cui litigheranno nel rompersi i piatti.

Christian non è statunitense, poveri ignoranti di merda.

Egli è nato in Galles, e non è come voi un cedrone gallo.

In quanto esordì, già molto avanti e prodigio, ne L’impero del sole di Spielberg, che voi non avete visto e di cui John Malkovich vi “custodisca” da mentore protettivo perché, con tale “bagaglio” di sviste, prevedo i vostri occhi accecarsi, travolti dalla bomba atomica di Hiroshima.

Invero, il nostro, prima di questa Seconda Guerra Mondiale dall’esito nefasto e tragico, fu già interprete di mini-serie realizzate un po’ alla cazzo di cane. Quindi, trascurabili partecipazioni, buone solo per IMDb.

Bale è forse uno dei più immensi assieme a Leo DiCaprio, e grazia nostra per aver due attori di tal razza, oggi che il Cinema sta morendo, tumefatto da produzioni fiction e stronzate di portata dannosa quanto un calcio nelle palle quando hai un’erezione serena.

Nonostante il Ritratto di signora della Campion e altri piccoli ruoli più o meno importanti, anche Bale, angosciato dall’acerba età adolescenziale, rischiò di morire drogato.

Ma grazie ad American Psycho risorse da campione. E, a eccezion fatta de Il mandolino del capitano Corelli, da allora la sua reputazione è, non solo senza macchia, bensì senza paura, da vero Batman. Colui che vide la morte da vicino, a causa d’un latente, mai guarito trauma e, in virtù proprio di tal “memento”, con Nolan volò alto.

Roba da Il regno del fuoco. La forza primigenia dell’uomo bestiale che (non) sa gestire il suo Equilibrium. Leggasi camaleontismo con esplicite perdite di peso da… senza sonno.

Bale ha una moglie che m’inchiappetterei per quanto è dolce, ed elenco i suoi personaggi da farvi un baffo: Alfred Borden, Melvin Purvis, John Connor, Dicky Eklund, Irving Rosenfeld.

Buon compleanno a tutti.

Vaffanculo.

In realtà, (non) tutti lo sanno ma fan finta di non vedere: Bale è il gemello di Beckham.

 

 

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