Il clown lunatico di Halooween, viaggio nella notte “pagana” d’un clown menestrello, il sottoscritto

Nightmare Before Christmas

Da tal odierno pomeriggio, (a) domani se leggerete tal mio post nel “mai”, dunque nel vostro “avvenire” da mal di mare, in quanto siete pessimi naviganti della non mia vi(t)a, sempre invece (in)ferma, ma non so se io ancor ci sarò quando mi legge(re)te, ecco, dalle prime ore pomeridiane, cioè ora che sto scrivendo questo pezzo “pazzo”, miei pupazzi di “neve”, in quanto freddo oramai fa e ritraete nelle piazze i fantocci a vostra (non) immagine e somiglianza, da cui il libro “The Snowman”, giallo di Jo Nesbø, presto che sarà trasposto dal regista de La talpa per il beneplacito produttivo di Scorsese Martin, ecco… ho perso il filo del discorso eppur non quello di Arianna, miei Minotauri “orchi” come Nicholson di Shining, da cui l’assideramento in quanto adulti cattivi, ecco, dolcetto o scherzetto?

Jack ebbe il mattino con l’oro in bocca e la Duvall non volle più scoparsi, la lasciò sgobbare nell’Overlook e quell’hotel provocò a tutti un brivido del miglior Kubrick, con buona “pece” di ogni “gobbo” di Notre-Dame, di ogni gargoyle e di sputa il rospo mio “bimbetto” altrimenti ti sgozzo, da cui il mostro di Carpenter riveduto in Rob… Zombie che non siete altro, per voi si prospetta la notte più “noir” da Romero e buon’alba invece a coloro che saranno Vampires. I vampiri fan grossi guai a Chinatown mentre il vostro “semedella foll(i)a deve accontentarsi delle vecchie cosce della Parietti. Da cui le avventure del vostro uomo (in)visibile, tra il Porky’s e il canale del pensionamento su rincoglioniti dell’apocalisse simil Fuga da Los Angeles. Sì, vecchia figa fa rima con troioni, e chi va a troie va a puttane in ogni sen(s)o, da cui il detto “Tutte le strade portano a Roma”… e alle lupe mi salvi un “Al lupo al lupo!”.

Ebbene, i bambini suonano i campanelli ma i puttanieri voglion Campanellino e ogni Peter Pan, così vi(ri)lmente “svezzato”, s’adatta al porcile della mogliettina col suo uncin(ett)o. Eh sì, prima se la trombano e poi voglion che (s)tiri. Ah, che calzette, chi rammenda il maglioncino ora che fa nell’animo freschino, da cui il film Il grande freddo?

Io ho libri a cui pensare, voi dovete pen(ar)e invece da uomini non più liberi ma (in)castrati dalla donna che tanto ve la diede… a vedere quanto ora non vedete un cazzo, soprattutto il vostro, “deturpato”, usur(p)ato, andato e non più fantasioso. Sì, non sognate più “uccelli” v(i)olanti ma siete da rov(inat)i… Al rogo, ecco allor la caccia alle streghe. Le racchie vengon accusate dalle racchissime vecchione, cioè le cornacchie, di amar troppo Tim Burton perché le lor lune son di traverso e non suggestive in Nightmare… before Christmas.

E Wes Craven? Rivoglio l’uomo con gli artigli. Non baratterò mai un Freddy con Wolverine, miei X-Men.

Evviva Torquato, uomo mai annacquato che, dalla sua anima profumata d’antiquariato elegante, non è antiquato eppur da Gerusalemme liberata. E Orlando è furioso o è Tilda Swinton?

Dal punto di vi(s)ta sessuale, Tilda è un mostro. Da cui le mostre cinematografiche che le dedicano. Che galanti!

Su questa, vi lascio. E ricordate: solo gli amanti sopravvivono.

Questo è uno scherzetto.

Non son dolce, sono quel che sono. Ho sonno.

Buonanotte…

 

di Stefano Falotico

 

 

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