THE BIG KAHUNA, recensione

Ebbene, oggi per il nostro consueto e speriamo apprezzato appuntamento coi Racconti di Cinema, ripeschiamo una gradevolissima commedia, con sapide ed efficaci atmosfere uniche e lievemente melanconiche, uscita nelle sale nel ‘99, ovverosia il sottovalutato, assolutamente da riscoprire, The Big Kahuna. The Big Kahuna è un godibilissimo ed esilarante, a tratti spiazzante, kammerspiel della breve…

 

Americani, recensione

Oggi, per la nostra consueta rubrica Racconti di Cinema, vi parlerò di Americani (Glengarry Glen Ross), firmato da James Foley (A distanza ravvicinata, House of Cards, Confidence – La truffa perfetta). Un film purtroppo obliato dalla dimenticanza odierna del cinefilo o pseudo-tale contemporaneo che, ossessionato dai cinecomic e dalla celluloide rocambolesca di tale spettrale modernità…

 

Heist, regia di Scott Mann, recensione

Heist, da noi “internazionalmente”, molto probabilmente, Bus 657, titolo originale/rio. Heist, titolo invece oramai “collaudato” per la distribuzione nordamericana, da non confondere con l’omonimo di un decennio orsono con Gene Hackman e Danny DeVito, che portava la firma registica più blasonata dell’egregio David Mamet. Qui, a dirigere l’action ci pensa il “misconosciuto” Scott Mann, a sua volta da…

 

Phil Spector, recensione

Questa recensione non sarà imparruccata come Pacino in tal capolavoro, sì lo è, e neanche apostrofata, infatti non la accenterò di apostrofi e di casi accenna(n)ti al fattaccio forse bianco come la cera pallida di Al e alla raggelante bravura inestimabile di una Mirren da Oscar, anzi da Emmy. Qualche emme a simboleggiare la mia…

 

“Ronin” by John Frankenheimer

  di Stefano Falotico   La magnifica Parigi fredda dell’ultima perla polar di John Frankenheimer   Cinque mercenari, appartenenti ognuno a un’agenzia segreta di spie, che non ci viene rivelata così come rimarranno nascoste le identità dei loro membri, chiamati semplicemente per nome “anonimo”, oggi oseremmo dire nick, vengono convocati in un luogo misterioso ubicato…

 

“Wag the Dog” (Sesso & Potere), recensione

di Stefano Falotico Il cane (che) si morde la coda e, svegliato, abbaia agitando quella dell’intelligence   Ad apertura del film, una didascalia beffarda s’incide già a metafora dell’opera di Barry Levinson: «Why does a dog wag its tail? Because the dog is smarter than the tail. If the tail was smarter, it would wag…

 
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