In attesa del Blu-ray di Scanners, la teoretica di Cronenberg e la mia visione eremitica ed eretica

Sono qui, nel mormorio d’un mattino col respiro angusto del suo intimo borbottio. E ausculto dal mio cuore un candore irreprimibile che balla con le aurore più ermetiche del mio interminabile crepuscolarismo antieroico. E odo il mio cuore che sventola nell’etere infinita del mondo, planando a volo d’aquila sul tempo delle mie acquiescenze, delle mie…

 

Dopo Maps to the Stars, doveroso excursus poetico (e)temprale nel bisturi del Cinema di Cronenberg

di Stefano Falotico Incantato, com’è giusto che sia. Io, dinanzi al Maestro, sempre m’inchino sebbene questo suo ultimo, per me capolavoro, non abbia riscosso i consensi pressoché umani delle sue opere precedenti. O meglio, diciamo che i cinefili, dopo la visione di Maps to the Stars, si stan a mio avviso semplicemente contendendo lo “scettro” di…

 

David Cronenberg’s “Spider”, review

Who is Spider? Un uomo mingherlino, rachitico, scheletrico, s’aggira lungo il “tragitto” d’una Londra “endovena” al suo smarrimento, groviglio scarabocchiato di suoi neuroni feriti, rannicchiato nella ragnatela del tendersi all’oblio, inabissarsene per sempre alla radice “intravista” d’una strada amputata. Una recisione piangente, una giovinezza scomparsa che “ammicca” di raschiata “botanica” all’ossigeno non osmotico d’una realtà…

 
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