Eutanasia, parla Dio per voi!

Il (non) morto!

Il (non) morto!

Eutanasia, un antico dilemma che il bigottismo tende a sopprimere nell’omertà latente del dichiararsi fottutamente moderna: invece è sacro il diritto alla vita quanto è assolutamente lecito decretarne la “fine” se, morta, non è…

Dal Vangelo secondo me, secondo il mio apostolo e mettervi a posto!

I morti camminano, si specchiano fra bare d’un cimitero opalescente, e attorno a loro la gente ignorante che, chiassosa, festivaliera, morbosa e ciarliera, asserisce le “verità” a “gran” voce, con tutto il coro da stadio a sigillarle in uno “Stato” tradizionalista, perseverante il fascismo d’ogni ideologia più testarda, non possiamo scardinarli! Fanatici del “Credo” più vecchio e stupido, avanzan d’ora in ore imperturbabili in tal confraternita recidente e ottusa. Mi fa orrore!
La chiusura mentale è il primo pericolo alle incolumità altrui, il “principio” d’ogni fondamentalismo, la guerra per le inezie a partorire fratricidi.
Gli uomini si scannano per un boccale di birra e un bacio in bocca in più, accigliati si scatenano per avere ragione, la “ragion” degli idioti.

E non si schiodano neanche dalla “tomba”. Perfino quando sono (s)chiuse. Ove vige, vegetativo e contro ogni possibilità remota di salvezza, il coma e la morte profonda, da rispettare con già doverosa condoglianza. Invece, ostinati perseguono false cristianità da bigotti, convinti che a un uomo non puoi strappare la vita anche se vivo non lo è. Né più sarà. Lo dice il Papa, il gran coglione per la massa degli “accoppiamenti” col “profilattico” e solo che “sposati”. Capisci bene poi che, se abbiamo un Presidente del Consiglio di tal (s)fatte, lo scandalo era alla base del Lateranense. Io sono colui che ti ferma con le diagonali. E ti stoppa come San Pietro. Impietrisci. Dinanzi alle morali distorte, ti spezzo le gambe del cervellino piccolo, ti stroppio e ti strappo i cred(it)i.
Ecco che l’eutanasia vien “rimandata”. Se ne parla in caso di “evenienza”, di “animazione traumatologica” o di casi Englaro “ingrati” perché un padre ha il coraggio che manca ai silenti, bugiardi altri senza palle, omertosi nel non far dell’esistenza chiarezza. Non è volgarità, è la sanità del vedere quel che, al di là dei miracoli da Medjugorje e simili stronzate d’apparizioni e rinascite impossibili, buone solo per morenti comari rimbambite con in mano il rosario e un pezzo di cicoria, avvenire non accadrà.
Stimo così Jack Kevorkian, il fondatore della “Morte”. Al Pacino ne fu interprete ieratico, arrabbiato, arrestato per aver commesso il giusto fatto. E contro gli imbecilli delle credenze superstiziose e popolari… Pacino urlò “Alt!”, ficcando una siringa nel braccio, aspirando la dose affinché il Cuore da un’anima già sepolta, almen su questa Terra non più da umana, espiasse in Santa Pace di Cristo.
Sì, sono uno strenuo difensore dell’eutanasia, a eccezione soltanto di Christopher Walken, l’unico de La zona morta a vederci più chiaro del Presidente del cazzo e dei suoi cretini elettori. Vada in malora lui e l’America che ancora l’eutanasia non approva!
(S)fortunatamente, Walken (non) lo uccise col suo fucile ma, grazie al suo gesto, Martin Sheen fece la figura dello scemo.
Rovinato il “futuro” (non) Presidente, Chris morì finalmente. Per missione di Dio!

Amen. Buonanotte… e sogni d’oro.
Dopo questa parabola, il Principe, più grande di tutti i nostri falsi temp(l)i, andrà da Lazzaro e gli dirà: Ponzio Pilato se ne laverà le mani, consegnandomi alla Croce dopo il Getsemani e quel maiale di Giuda. Quindi, ora che sei rinato, goditela e manda ogni finta creduloneria a farselo dare nel culo.

Parola di Gesù Cristo!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Al di là della vita (1999)
    The Voice Frank Sinatra scandisce l’inizio, Nic Cage è “benda” mortuaria in questo capolavoro allucinante, straziante e di vite strangolate. New York e le luci artificiali della Notte, piromani, teppisti, barboni, folli alla Don Chisciotte e scoppia l’anima pietas nel pirotecnico Scorsese straordinario. Come sempre. Eterno.
  2. Million Dollar Baby (2004)
    Doveva essere un trionfo e invece è stato un tragico “tonfo”. Per “pura” cattiveria d’una stronza. Qui, Clint Eastwood tocca vette poetiche “agghiaccianti” e, coi suoi classic(i) occhi appunto di ghiaccio, si reca a tarda Notte nel “nosocomio”, afferra le sue lacrime e fa quel che un grande deve fare. Togliere per dare l’estrema unzione putativa, la benedizione a uno sporco Mondo. Ché salga in Cielo l’angelo.
  3. Il dottor Morte – You Don’t Know Jack (2010)
    Kevorkian non è un mostro. Non è un criminale. Egli è un signore che sa…
    Jack non è la morte, ma morde solo quelli che, addolorati troppo, voglion solo morire.
 

Lascia un commento

Home Another bullshit night in suck city Eutanasia, parla Dio per voi!
credit