ROBERT DE NIRO, the specter of my heart – Hermetic, mellifluous and evocative medium-length film

Un lavoro enigmatico, agganciato alla mia anima morbosa. Chi vorrà trascinarsi in tale viaggio criptico, oh sì, si abbandoni liberamente alla visione, abbandonando ogni possibile raziocinio in tal caso inutile e psicologicamente pericoloso. Sì, lasciatevi, miei prodi e cinefili uomini impavidi, invece andare sofficemente e al contempo cupamente nel salire a bordo di questo breve…

 

THE GOOD SHEPHERD, recensione

Ebbene, oggi recensiamo il sottovalutato e, ahinoi, da molti sconosciuto The Good Shepherd- L’ombra del potere. Seconda, elegante opus seducente, enigmatica, complessa e ambiziosa di Robert De Niro dietro e davanti la macchina da presa dopo l’ottimo Bronx. The Good Shepherd- L’ombra del potere dura due ore e quarantasei minuti ed è sceneggiato dal premio Oscar Eric Roth (Munich, Forrest Gump e,…

 

Ronin Personal Trailer

Capolavoro inaudito, malinconicissimo del grande, insuperabile Frankenheimer, triste, poi gioioso, rinascimentale nel suo splendore crepuscolare, rielaborazioni in immagini veloci della sua incantante poesia cinematografica. Un vero, assoluto masterpiece, imprescindibile e nizziano, parigino, da Torre Eiffel sparata, spiata, imperscrutabile, buia, nascosta, assordante, inseguitrice, di suspense fantastica. Un viaggio nelle lunari incognite di agenti speciali, (non) pentiti,…

 

Il mio libro su De Niro, che parte da Ronin e, di “disgrafia”-licenza poetica, scrive apposta Mont-Martre e non Montmartre, Monte di Marte, Mission to Mars

From Treccani: Montmartre Quartiere di Parigi, il più alto della conurbazione, costruito sopra un rilievo (Butte de M., 110 m). Il nome deriva probabilmente da Mons Mercŭri «monte di Mercurio», più tardi interpretato cristianamente come Mons Marty̆rum.   di Stefano Falotico Riprendo in mano il mio libro su De Niro, “Robert De Niro, l’intoccabile”, in cui mi son divertito a immaginarmi…

 

I migliori inseguimenti “mozzafiato” nel Cinema e nelle “curve pericolose” delle mie “sbandate” da Ronin…

  di Stefano Falotico Ah, sì, terrò sempre in auge il capolavoro di John Frankenheimer col duo strepitoso delle meraviglie malinconiche, De Niro-Reno, epiche spie senza identità fra una Parigi plumbea e una Nizza solare, marina, dolcemente femminile come una Natasha McElhone da bri(vid)i caldi. Quando la Luna polar(e), da lassù, ti (am)mira “infallibile” perché sei uno “sparatore”…

 

Ronin e Malavita, meglio De Niro dei vostri neri, meglio il polar dei baci alla francesi(na), meglio il neo del mio imperioso no!

  di Stefano Falotico Atavico lindore, perso fra squame opache d’una vita arrugginita, eremitica come l’asma che mai m’ostruirà. Datemi del mostro, persevero a preferire la mia latente oscurità, anche da lattante e da imperdonabile latitante. Tanto… Perché da stagioni immemorabili e fertili, per quanto possan apparir a voi sterili, amo la solitudine d’una vita…

 

L’isola perduta

di Stefano Falotico Perdiamoci nel titanico Brando, ad “adipe” d’afflato recitativo magniloquente, ché lui è l’incommensurabile Kurtz in ogni evoluzione della specie… cinematografica Questo film non esiste, è un’allucinazione incompresa, un’altra perla malinconica del grandissimo John Frankenheimer, che da da Herbert George Wells trae l’ennesima versione, però qui corroborata di natura vivida intessuta allo splendore…

 

Simon Silver torna “ammantato” dopo trent’anni, De Niro “tornò” tonitruantissimo e roboante dopo circa due decadi

Da noi, è uscito ieri, a un mese esatto dall’8 Dicembre, l’Immacolata…, il “mistero” della “fede” (anti)religiosa… Ma facciamo un passo indietro, anzi avanti. L’ultimo, vero capolavoro di John Frankenheimer nell’ottica inquadrata della voce “cutanea”, (im)permeabile e “di pelle” falotica… Sì, Stefano Falotico recensisce Ronin, perla(ceo), gemma e pietra di paragone per ogni malinconico thriller–polar(e), un film…

 
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