“Lo spaventapasseri” (Scarecrow), recensione
La cenere che cosparge gli occhi “arrochenti” di due “perdenti” illuminati dai crepuscoli fotografici di Vilmos Zsigmond, una “Z” capolinea senza diagnosi da Freud il quasi omo(nimo)… Ieri sera, e poi il tramonto scrosciante in sgorgar mio malinconico, quando mi sovviene che l’aurora del domani, ancora fosca, non mi temprerà di solarità. Incantato dalle…