LETTER TO YOU by BRUCE SPRINGSTEEN, alias BOSS – REVIEW

Ebbene, il Boss è tornato con Letter To You. Un’ode alla più dolce, fosca, tenera e al contempo tenebrosa, malinconica sua reminiscenza monumentale di natura mondialmente musicale, un’epica e soffice raccolta delicata, già d’antologia, incastonata e sigillata eternamente nella mirabilissima sua rocciosa eternità perpetua ed eterea. Una carezza lieve donata alle nostre anime. Alle volte spaurite,…

 

L’immenso Bruce Springsteen e il suo “Cinema”… da Dead Man Walking a The Wrestler, da Philadelphia a Sean Penn, da me a te, da noi alla poesia, ed è Human Touch

di Stefano Falotico di Stefano Falotico C’è un uomo che stimo. Per cui tifo! Chi è? Springsteen? No, sono io che, a sua (s)volta, stima Bruce, che poi appoggia Sean Penn, che lo applaude, lo sceglie per alcune sue colonne sonore, il Boss ci sta, poi Sean lo “tradisce” in “variazione” da Into the Wild per Eddie…

 

Lucky Town

  di Stefano Falotico L’uomo rinasce disperatamente, come il grande Bruce “Boss” Springsteen di Lucky Town E tu che cazzo ne sai del concerto di Stoccolma con la chitarra solista d’un animale non solo del palcoscenico? Well here’s to your good looks baby now here’s to my health here’s to the loaded places that we…

 

“Philadelphia”, review

Che dolore la verità! Soprattutto se è stata sentenziata dai detentori-untori coi dentini “Macchie” indelebili di pelle ferita dal pregiudizio, oh, l’onta delle “stigmate” a marchi d’ingiustizia, combattivi in coro dinanzi all’oscurantismo “trionfante”, prostrati e perdono mai sarà salomonico ché scalfisti, ledesti, lordasti la moral onestà nelle tue criminose “regole lavorative”, spacciate per omertos’atto leguleio.…

 

“The Crossing Guard”, Review

La verità di due anime “vigliacche”, vinte nelle cantilene solitarie d’anfratto addolorato Un impermeabile passeggia. Lo indossa un ectoplasma. Chi è Freddy Gale? O meglio chi non è dopo l’incidente mortale, casuale che ha ucciso sua figlia? Aveva solo sette anni e un “mitomane” ha ottenebrato la sua infanzia, ove è ascesa, forse, vergine estrema.…

 

Sean Penn, (im)mutabile

Sean Penn. Cosa posso dirvi? Testa calda, non la domi con una fiaschetta di buon vino alla Bukowski. Tanto poi è più incazzato di prima e non ti conviene dargli due sberle per svegliarlo. Ti rifilerà una serie di ribellioni marchiate a sua pelle “indiana”. Be’, indiano lo è… sempre stato, instabile di un’altra epoca,…

 
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