Festival di Venezia, un doppio, (magni)fico Al Pacino

Pacino The Humbling

di Stefano Falotico

Grande, è stato annunciato il programma della settantunesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sto morendo di gioia estrema, sto esultando come non mai, sto (s)venendo nelle mutande, sto godendo come un riccio, sono al settimo cielo di azz tirato al massimo perché avremo non solo un film con Al Pacino, bensì due.

In Concorso, infatti, Manglehorn di David Gordon Green e, Fuori Concorso, The Humbling di Barry Levinson.
Oddio! Ora, di giubil(e)o, bestemmio. Son già eccitato, sento Al da lontano, rimembrante il mio “membro” da Scent of a Woman, e la vita profuma di cinefila, immane nostalgia.

Basta con le donne, portatrici solo di sfighe anche quando son strafighissime. Via da me, sciò! Levatevi dalla palle, coglione nel senso di sing(o)l(ar)(Al) femminile. Ah ah!

Voi, uomini “normali”, timorati e sempre a lucido ludico (s)tirati, che (t)remate a “man armata”, a(r)mando la società del porcile, che volete saperne di Pacino? Per voi, l’esistenza è una squallida “conquista” da predatori (s)porchi sol di notti da “squali” donnaioli sconci. Invece, io, (t)remando verso il Lido, già (l)odo Al, memore di tanti suoi attoriali capolavori. Da quando lo vidi per la prima volta in Carlito’s Way, colpo di fulmine fu e, se voi non lo amate, che iddio vi fulmini!

Quel Brigante (s)fig(at)o e (s)frenato al massimo, incastrato (il)lecitamente e oltre (ogni) mi(su)ra cattiva e ipocrita dalla società caudina che lo punì solo perché colsero in flagrante il suo smerciar coca e eroina ai ricchi “fragranti” come il suo avvocaticchio, corrotto come pochi porci… e sniffatore soprattutto, dentro all’osso del setto nasale dalle troppe aspirazioni “aspiranti”, della truffaldina (p)”arte” che fece il botto! Combinando un casino della Madonna!

Al che, Al appunto provò a scappare, ero(e) già “morto”, da colui che prima, dietro molti contanti, lo difese ma poi, indifendibile, si (in)castrò da solo per aver fracassato il cranio del boss. Caro Sean Penn, fosti una testa di cazzo, agisti a mo(n)do tuo e non prevedesti la ritorsione della mafia punitrice la tua “malavita” da doppiogiochista tagliato, per colpa dei suoi eccessi, dalla vita che credesti apparentemente intonsa e invero è sempre stata (ba)lorda. Crepa, stronzo!

E fu solo, Carlito, un sogno per volar via, lontano d’ogni mezza calzetta e da ogni cavillo, sì, mio cavallo Al invece disarcionato e colpito a cuor trafitto e spezzato da il mio regno simil Re Riccardo il Terzo, tante volte portato da te a Teatro e magnificamente rielaborato in Looking for Richard. Con tanto di baldi altri amanti del Bardo e il cameo magnifico di Branagh!

Venezia già ti vedemmo col Mercante sempre da Shakespeare nel tuo Shylock di Michael Radford. E poi con la tua regia, ancor inedita da noi, di Wilde Salomè.

Al, (di)mostrerai alla Mostra che sei ancora un sacro mostro?

Sì, io sono fanatico dell’uomo Pacino come il tuo Diavolo, caro Al, essendo noi due devils dell’advocate ché difendiamo, a spada tratta, i sogni cinematografici.

Questo non è genitivo sassone? No, infatti è plurale della mia legge:

ama il Cinema e lascia stare Al Pacino. Altrimenti, non avrai altro Al al di fuori di Dio.

Dei genitivi, degli amici bastardi e dei genitali in sen(s)o (a)lato b, sinceramente, me ne sbatto! Non è figurato, ti sfiguro, fighetto, con tanto di fiore(tto). E ti ammazzo senza neppur (s)f(i)orarti. Morirai, forato da me rifiorito. Caro (I)ago, la tua gelosia mi fa un baffo! Ecco il coltello nella piaga. Piangi!

In fondo, io e te, Al siamo molto simili. Sia di aspetto che di faccia come il culo.

In tante tue interviste, dichiarasti che nella cosiddetta vita reale, sei un profondissimo fall(it)o.

E ti realizzi e riaccendi solo quando reciti. Come il sottoscritto, insomma.

Inutile che Diane Keaton continui a sostenere che sei stato per lei il suo amante più in gamba/e.

Giustamente, una depressa nevrotica del genere e degenerata, hai fatto bene a mandar a quel paese, dopo però averle servito solo pene! Evviva gli uomini tormenta(n)ti!

Woody Allen, preferirò sempre Al!
Amo solo il te, il genio!

Ah ah!

Sono il remake vivente de Lo spaventapasseri e voglio, esigo solo umiliazione a (raf)fica!

Altrimenti, senza inquietudine esistenziale, non sono ispirato e non posso godermela, tirandomela!

Venezia 71

Concorso internazionale di lungometraggi in prima mondiale

FATIH AKIN – THE CUT
Germania, Francia, Italia, Russia, Canada, Polonia, Turchia, 183′
Tahar Rahim, Akin Gazi, Simon Abkarian, George Georgiou
ROY ANDERSSON – EN DUVA SATT PÅ EN GREN OCH FUNDERADE PÅ TILLVARON (A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE)
Svezia, Germania, Norvegia, Francia, 101′
Holger Andersson, Nisse Vestblom
RAMIN BAHRANI – 99 HOMES
Usa, 112′
Andrew Garfield, Michael Shannon, Laura Dern, Noah Lomax
RAKHSHAN BANI E’TEMAD – GHESSEHA (TALES)
Iran, 88′
Golab Adineh, Farhad Aslani, Mohammadreza Forootan, Mehdi Hashemi
XAVIER BEAUVOIS – LA RANÇON DE LA GLOIRE
Francia, Belgio, Svizzera, 114′
Benoît Poelvoorde, Roschdy Zem, Séli Gmach, Chiara Mastroianni, Nadine Labaki
SAVERIO COSTANZO – HUNGRY HEARTS
Italia, 109′
Adam Driver, Alba Rohrwacher, Roberta Maxwell
ALIX DELAPORTE – LE DERNIER COUP DE MARTEAU
Francia, 82′
Romain Paul, Clotilde Hesme, Grégory Gadebois, Candela Peña, Tristán Ulloa
ABEL FERRARA – PASOLINI
Francia, Belgio, Italia, 86′
Willem Dafoe, Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Valerio Mastandrea, Maria de Medeiros, Adriana Asti
DAVID GORDON GREEN – MANGLEHORN
Usa, 97′
Al Pacino, Holly Hunter, Harmony Korine, Chris Messina
ALEJANDRO GONZÁLEZ IÑÁRRITU – BIRDMAN (OR THE UNEXPECTED VIRTUE OF IGNORANCE) [FILM D’APERTURA]
Usa, 119′
Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone, Naomi Watts
BENOÎT JACQUOT – 3 COEURS
Francia, 100′
Benoît Poelvoorde, Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve
ANDREI KONCHALOVSKY – BELYE NOCHI POCHTALONA ALEKSEYA TRYAPITSYNA (THE POSTMAN’S WHITE NIGHTS)
Russia, 90′
Aleksey Tryapitsyn, Irina Ermolova, Timur Bondarenko
MARIO MARTONE – IL GIOVANE FAVOLOSO
Italia, 137′
Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco, Isabella Ragonese
KAAN MÜJDECI – SIVAS
Turchia, 93′
Dogan Izci, Ezgi Ergin, Hasan Özdemir, Furkan Uyar
FRANCESCO MUNZI – ANIME NERE
Italia, Francia, 103′
Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Barbora Bobulova
ANDREW NICCOL – GOOD KILL
Usa, 100′
Ethan Hawke, Bruce Greenwood, January Jones, Zoë Kravitz, Jake Abel
DAVID OELHOFFEN – LOIN DES HOMMES
Francia, 110′
Viggo Mortensen, Reda Kateb
JOSHUA OPPENHEIMER – THE LOOK OF SILENCE
Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Gran Bretagna, 98′
(documentario)
SHINYA TSUKAMOTO – NOBI (FIRES ON THE PLAIN)
Giappone, 87′
Shinya Tsukamoto, Yusaku Mori, Yuko Nakamura, Tatsuya Nakamura, Lily Franky
XIAOSHUAI WANG – CHUANGRU ZHE (RED AMNESIA)
Cina, 110′
Lü Zhong, Feng Yuanzheng, Amanda Qin, Qin Hao, Shi Liu

Fuori Concorso

Opere firmate da autori di importanza riconosciuta

GUILLERMO ARRIAGA, EMIR KUSTURICA, AMOS GITAI, MIRA NAIR, WARWICK THORNTON, HECTOR BABENCO, BAHMAN GHOBADI, HIDEO NAKATA, ÁLEX DE LA IGLESIA – WORDS WITH GODS
Messico, Usa, 129′
Yaël Abecassis, Masatoshi Nagase, Pepon Nieto, Emir Kusturica, Damian Bichir, Yilmaz Erdogan, Chico Diaz, Miranda Tapsell, Ram Kapoor
PETER BOGDANOVICH – SHE’S FUNNY THAT WAY
Usa, 93′
Owen Wilson, Imogen Poots, Jennifer Aniston, Rhys Ifans, Kathryn Hahn
PETER HO-SUN CHAN – QIN’ AI DE (DEAREST)
Hong Kong, Cina, 135′
Zhao Wei, Huang Bo, Tong Dawei, Hao Lei, Zhang Yi
LISA CHOLODENKO – OLIVE KITTERIDGE
Usa, 233′
Frances McDormand, Richard Jenkins, Bill Murray, John Gallagher Jr., Zoe Kazan
JOE DANTE – BURYING THE EX
Usa, 88′
Anton Yelchin, Ashley Greene, Alexandra Daddario, Oliver Cooper
EDOARDO DE ANGELIS – PEREZ.
Italia, 94′
Luca Zingaretti, Marco D’Amore, Simona Tabasco, Giampaolo Fabrizio, Massimiliano Gallo
DAVIDE FERRARIO – LA ZUPPA DEL DEMONIO
Italia, 75′
(documentario)
JAMES FRANCO – THE SOUND AND THE FURY
Usa, 101′
James Franco, Scott Haze, Tim Blake Nelson, Joey King, Ahna O’Reilly, Seth Rogen, Jon Hamm
AMOS GITAI – TSILI
Israele, Russia, Italia, Francia, 88′
Sara Adler, Meshi Olinski, Lea Koenig, Adam Tsekhman, Andrey Kashkar
SABINA GUZZANTI – LA TRATTATIVA
Italia, 108′
Sabina Guzzanti, Enzo Lombardo, Ninni Bruschetta, Filippo Luna, Franz Cantalupo, Claudio Castrogiovanni
ANN HUI – HUANGJIN SHIDAI (THE GOLDEN ERA) [FILM DI CHIUSURA]
Cina, Hong Kong, 178′
Tang Wei, Feng Shaofeng, Zhu Yawen, Wang Zhiwen
KWONTAEK IM – HWAJANG (MAKE-UP)
Corea del Sud, 89′
Ahn Sungki, Kim Hojung, Kim Qyuri
BARRY LEVINSON – THE HUMBLING
Usa, 112′
Al Pacino, Greta Gerwig, Nina Arianda, Barry Levinson, Dianne Wiest, Charles Grodin
MANOEL DE OLIVEIRA – O VELHO DO RESTELO (THE OLD MAN OF BELEM)
Portogallo, Francia, 19′
Diogo Dória, Luís Miguel Cintra, Ricardo Trêpa, Mário Barroso
GABRIELE SALVATORES – ITALY IN A DAY – UN GIORNO DA ITALIANI
Italia, Gran Bretagna, 75′
(documentario)
ULRICH SEIDL – IM KELLER (IN THE BASEMENT)
Austria, 82′
(documentario)
ANTHONY STACCHI, ANNABLE GRAHAM – THE BOXTROLLS
Gran Bretagna, 100′
(film d’animazione) Ben Kingsley, Isaac Hempstead Wright, Elle Fanning, Toni Collette, Tracy Morgan, Simon Pegg
LARS VON TRIER – NYMPHOMANIAC VOLUME II (LONG VERSION) DIRECTOR’S CUT
Danimarca, Germania, Francia, Belgio, 180′
Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård Stacy Martin, Shia LaBeouf, Jamie Bell, Willem Dafoe, Mia Goth

 

 

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