“King Kong” (Peter Jackson), recensione

Bionda, tu mostra al “mostro” come ti deflorasti (s)venduta al Peter Jackson non più Pan, Peter ora è un urlatore di banalità al soldo del mangiarsi… in banana Adoro gli scimmioni ché, trogloditi afferranti l’Empire State Building, surclassano le classi “pr(ivil)egiate” della “svettante” borghesia meschina e bassa, battendo in pelosi pettorali il lor amore odiato per la bionda…

 

“Inland Empire”, recensione

Holly-wood I conigli poltriscono beati nella “valle” lacrimosa di Alice, “spogliati” belante e rea (non) confessa della vi(t)a armoniosa, illibata e gioconda… Sono l’Altissimo Signore, fratelli della congrega qui a raccolta in fervido ammirarmi, ché le mire nostre scaglieremo avvelenate dinanzi agl’ignobili, assediando le loro dimore in detronizzante goderne da “folli”. Noi cantiamo al Mondo, oggi inibito…

 

Ho sempre identificato Johnny Depp come l’esemplare per eccellenza della figa(ta) vivente, tendente al maschio se gli girano toste, femmina se fa la faccia da culo: guardate la simbiosi in tal falò

  Perché Bruce Springsteen come track? Perché le summer clothes Johnny toglie per infilare Amber Heard nelle cosce, azionando la cloche. Come direbbe Lino Banfi, da “cos’ nasc’ cusa”. E, fra tante scuse e vari “Stai a cuccia”, Johnny cucca. Mentre voi rimanete come dei baccalà, pigliandolo lì. Sì, indubbiamente è un ambiguo falotico, di raro marpione dietro occhi…

 

Son sempre andato contro le mode e le “tendenze”, i cinofili oggi comprano i Jack Russell, io invece compro Kurt Russell e gli offro pure il mio “teso” J&D col “ghiaccio”

Ehi, figli di puttana! Che io sia cane lo sanno le lupe, donne che m’allupano. Sì, vivo eremitico tra le “farfalle” dei boschi, ove da volpe coltivo l’uva. Poi, scendo nei canili sociali, in cui la gente incula. Tutti abbisognano di un animale domestico. Ma non mi addomesticano. Mi propongo io come esemplare di “razza”,…

 

“Lo spaventapasseri” (Scarecrow), recensione

La cenere che cosparge gli occhi “arrochenti” di due “perdenti” illuminati dai crepuscoli fotografici di Vilmos Zsigmond, una “Z” capolinea senza diagnosi da Freud il quasi omo(nimo)…   Ieri sera, e poi il tramonto scrosciante in sgorgar mio malinconico, quando mi sovviene che l’aurora del domani, ancora fosca, non mi temprerà di solarità. Incantato dalle…

 

Taxi Driver

Dormire o sonnecchiare nel dormiveglia e armi contundenti dell’anima rapita dall’insonnia, dal sonn(ifer)o all’incognita orrenda del Mondo. Travis si lustra profondo, scova lo scheletrico suo Bickle a luci rosse, penzola d’oscillar vacuo e d’impermeabilità apparente, si sfama di sete rubata in baci setosi su fronte sempre aggrottata nei dubbi che l’esistenza non sia, il suo…

 

“From Hell”, recensione

Le carni rubate da un’anima malvagia, il Male purtroppo non può essere cancellato, eterna è la crudeltà del Mondo Dall’Inferno dei coltelli, della brace del cannibale, un eroe gotico a mantello indagatorio dello smascherarlo in smantellante apparenza di un enigma purtroppo mai scoperto, e le notti si rabbuiano nel dubbio più angoscioso… Londra, 1888, come…

 

Matthew McConaughey, il Paradiso negli occhi

McConaughey, un fenomeno vivente. Sembrava sepolto nella “tomba” delle commediole in cui, ironicamente, ammiccava da figo mai arrivato davvero a essere il nuovo Paul Newman, così come lo definirono i soliti “critici” annoiati che adorano tanto “eguagliare” di similarità i tem(p)i attoriali. La somiglianza c’è sempre stata, se non fosse che Matthew non ha mai…

 
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