I 51 anni di Quentin Tarantino

Fottiti e guarda nel mirino

Fottiti e guarda nel mirino

di Stefano Falotico

 

I 51 anni di Quentin Tarantino, lunga vita al maestro dell’innovazione, che ruppe gli schemi consueti di Hollywood, rigenerando il Cinema nel rivederlo a suo mo(n)do

Tarantino, un pezzo grosso, ultimamente anche grassoccio. Con questo stomaco debordante che “galleggia” acco(r)dato al suo cervello sempre frenetico. A vederlo del vivo, assomiglia “vagamente” a Boris Karloff del Frankenstein della Universal. Una faccia squadrata, spigolosa, di doppio mento altezzoso su occhi vispi da mai domo e mai pigro, nonostante l’accentuata, sempre più crescente pinguedine della sua panza dissimulata da magliette extralarge a sussurrarti ridenti “Qui sotto, ci potrebbe essere un formato da ippopotamo oppure le mille bellissime cicatrici del mio sussultante, spasmodico fegato aggrovigliante che, proprio da tanto spappolarsi d’idee congiunte ai miei neuroni sanguigni, sguscia sempre famelico di celluloide, a prescindere, è ovvio, dalla smagliata cellulite su mio sorriso solare e un po’ da metallaro cazzone di pulp e dai calzoni altrettanto bracaloni s-tirati a lucido parimenti alle mie idee incontenibili”.

Quentin non sta mai fermo, batterebbe il diavolo anche solo adocchiandolo nel dormiveglia, come a dirgli “Ehi, testa di merda cornuta, ne sai sempre meno di me anche quando io sto per prender sonno, fottiti e, al risveglio, servimi il caffè ottimo che ho comprato io, mi raccomando non quello di Bonnie… Vedrai che se fai il bravo, preparando certosino una gustosa, soffice e nutriente miscela aromatica coi controcazzi, insomma, esigo un caffè bollente più delle tue fiammelle da infernale Luciferino simil babbeo Mr. Pink frocio, ti regalerò il rovere. A te piace il rovere? Il rovente è bello, ah ah. Quindi, se tutto sarà ok e, quando dico ok, intendo una botta da che botta cazzo, ho detto cazzo che botta ‘sta roba, andremo a mangiarci John Travolta al Big Kahuna Burger. Ora, lasciami dormire, non mi assillare, non mi tentare. Se non ce la fai, vai nell’altra stanza, fatti consigliare da Ordell delle armi da fottuto negro alla Sam Jackson. Chiaro, stronzone? Altrimenti, ti brucio e ti ridurrò rincoglionito come Louis Gara. E non fumarmi in faccia!”.

Sì, Quentin, ogni suo film è Storia del Cinema.

E non la menerei con le esegesi a sperticarlo di lodi. Non amo il pleonastico ribadire ciò che è scontato e grandioso.

Fascisti, datemi Bridget Fonda e le sarò “venuto” in 3 minuti secchi, da lasciartelo penzolante su occhi strabuzzati da bacon in suo culetto di averle comunque riscaldato la fighetta.

 

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