Matthew McConauhey è un duro, tutto di un pezzo, eh eh, ah ah! Come godi! Oh my God(dess)!

Il pescatore accalappia tutte! Tutte intrappolate dalla rete tartaruga!

Matthew McConaughey, l’unico… attore (molto bravo, a mio superbo parere, checché ne dican i detrattori e le “checche”) che, appunto, mi mette l’omosessual dubbio…

Prefazione

Ribadisco, in titanica “antipatia”, che non sono mai andato d’accordo coi miei coetanei. A 8 anni avevo un cervello di 20, a 15 un uccello di quaranta. Al che, si pon qui la domanda. L’umanità “spensierata”, spendacciona e sempre ossessionata dal lavoro, elevato oltre la mera sopravvivenza ma sempre (s)mascherato, è felice davvero? No, la verità è questa: il 90 per cento non vale Matthew McConaughey anche se si truccano di “mezzobusti” con una bellimbusta, previo “bustarelle”.

Poema e ode al Matthew di “chioma” e da farvi… innamorare. Io direi “leccate” con inculata finale.

Sì, leggete sin alla fine, inclusa la “postilla” lì ove il lilla v’apro, non solo di mentalità bacata, miei “bucanieri”

Devo svelarla tutta. Secondo me Matthew è una figa della Madonna. Avete letto “pene”.

Non è solo “figo”. Bensì spacca quando il femminile declina il mio (as)petto mutante che “nuota notturno” a una pellicola-pelliccia di lui appariscente solo in mutande. Matthew è l’equivalente di ciò che la patata diventa “bollente” se l’ammirazione “virile” nei suoi confronti (e che fronte levigata su capelli sciolti da cavallo…) si trasforma “nutriente” a “radicali liberi” del pube bestemmiante! Che fontanona!

Sì, anche per un etero “convinto” come il “sottoscritto”, spesso comunque sotto se stesso d’autostima “zero” e quindi poco a ficcarle nel “soqquadro” di “affreschi”, che fesso… ma che fessure per l’arsura solitaria solo e neanche una “suora” di totoiana stiratura da napoletano turco, McConaughey rappresenta ciò che la mia sessualità di Notte traballa quando guarda un “suo”… film, perché “incarna” il “gaio” mai mio. Sì, sono un cedrone, acido gallo malinconico ma sarei, salirei di “salive”, con Matthew per “malalingua” a inguinali sciolti d’amore “coniugati” nel suo “dilatato”.
Allattami coi tuoi capezzoli forti, “leccami” con le tue interpretazioni magnetiche da bava alla bocca. Pendo dalle tue labbra… possiedi degli occhi che mi metton a sedere o sogno soltanto d’insederarti per rubar ogni mio arido “pudore” annesso totalmente a nettare tuo? Che miele. Mettimelo in modo aspro, non sdolcinato, dai lucidami e accendi il gas che ci dà. Tu Matthew “spingi”. Accelera bruscamente!

Sii ciò che brulica al buio, eh eh.

Lo so, i tuoi jeans “sporchi” odorano di rodeo, voglio arrostirlo con te, rotearmelo, saremo imbizzarriti come Dallas Buyers Club. Ammaliamoci di AIDS. Dai dai, abbiamo superato queste sifilidi. Son roba da an(n)i ottanta, il tuo lo voglio a novanta e trecentosessanta assatanato nelle lenzuola di gradi(sco). Assonanze musicali dentro… la Luna più ludica e ingorda. Sì, lordami del tuo odore sapor “toro”. In bagno, c’è la scorta di saponette, non ti preoccupare se “(s)verrò”, ho anche un “pacchetto” di fazzoletti.

Bruciami nella tua Marlboro…

In preda all’estasi irrequieta e irrefrenabile già di “acqua” di lì sgorgante dal prepuzio poco cheto, eccomi “tragicomicamente” costretto a spegnere il “catodico” e corro così “corrivissimo” da corrida verso il lavabo, detergendo ogni parte intima precoce… a “erigersi” in modo “vergognoso”. Ti guardo e ho le vertigini mentre tu sbatti cinquemila vergini del segno Ariete, fisso quindi titubante il mio volto “tumefatto”, eiaculante d’angoscia per quel culo maschile su cosce possenti, mi chino di “varechina” a tal sensuale, titanico tuo Matthew e le mie gote si “scarniscono” in una smorfia “contorta”, eruttiva al dolor’atroce. Perché il mio specchio fratturato, non mentore, m’urla in faccia un plateale: “Ha una barbetta sexy e profuma di ascella ruvida come la carta vetrata dell’asma orgasmico inconfessabile, inespugnabile. Stefano, getta ogni (s)pugnetta, bando alle ciance e alle vacche, togliti la maschera e svaccati per McConaughey da mungere. Pungilo e infilzalo. Ammetti che ora, vai di là come John Travolta di Pulp Fiction, (non) ti fai una sega e non ci proverai domattina con quello sgorbio che corteggi e che pur ti scoreggia in faccia da vendicativa e anoressica-bulimica-marziale Uma Thurman più racchia assassinante il tuo Louis Gara di Jackie Brown”.

Cazzo, sì, il mio specchio è crudele, la dice “papale a pelle e a palle”, ragazzi.

Il mio specchio è carne cruda che Matthew, il maiale, renderà anal. Quanti canali di sfogo! Ah ah!

E il mio cazzo, tormentato da un’immagine “aderentissima” a pantaloni “sbracati”, (s)gonfiati turbolentemente già “indaffarati” e “singhiozzanti” l’irreprimibile desiderio di fottere Matthew, apron di “sveltina” la birichina cerniera.

Tutti pazzi per Matthew…

Sì, questo è senza “dubbio” il suo an(n)o.

Conaughey il bono (ro)manz(ett)o da morire, ineccepibile adesso anche come attore, oltre che appunto di fama, “fava” e “fame” del torello più Matthewrello… Ci dava sempre di martellino anche “fregando” quella “lesbica” di Foster Jodie.

Che, detto e data fra noi, dieci anni fa… era una buona sorella. A pecorina per un silenzio degli innocenti suoi bisessuali e di percorso outing incidentale.
Ah, sì Jodie. Matthew ti succhiò il collo con quei canini e incisivi sguardi irresistibili. Che colpo al posteriore, un bellissimo sinistro!

Eppure, nelle sue interviste, nonostante tante ne abbia “svestite”…, modesto Matthew si presenta. Nella realtà, tutte lesto inver durissimo le ridesta rigogliose come il suo carisma da furia del West e da Hannibal Lecter delle “foreste”. Anche quelle che mangian soltanto sottilette e verdure. Lui è il passato delle passerine. Se patirai da innamorata, non addolorarti, ti passerà la bu(i)a ché Matthew va dritto, eh sì, con nuove avventure.
Che ludro!

Vola libero il nostro passerotto. Se la spassa!

Dichiarandosi un semplice “apprendista”… ed è qui che cascan le “mule” e pure l’asino che sono io…

Quando Matthew apre il sorriso a 32, il mio di trenta diventa duro e raglia anelando il suo alito format-o aglio, quasi al formaggio.

Vengo… colto da un improvviso, virtual coito e non trovo quasi mai i Kleenex acquistati alla Coop.

La Coop sei tu, chi può darti di più?

Matthew te lo dà tutto “gratuito”, senza tre per due e nessun può darsi incerto, perché tutte le cerbiatte Matthew concupisce anche in smoking. Intappato fa le porche “figur(in)e”, (s)figuratevi le fighine sfigate se in un futuro filmettino apparirà “integrale” quando “piscia” con fisico atletico da cervo. Lì, sì che saranno piogge…

Matthew lo sa in quanto, tanto davvero, ha le corna in testa!

Per ora, dopo aver scopato come un riccio, ha conquistato pure le più ambite, spogliate e ricce colline di Hollywood. La cui origine del nome deriva proprio da “Holly”, bambolina…, ehi baby dammi un po’ di sogni allo zuccherino, e da Wood, legno tosto per le fragoline di bosco… di agro dolce anche su vuote zucche.

Il nostro lupacchiotto Matthew è una volpe da glup e tanti slurp.

Tutto il suo “tiramisù” le manda giù quando dallo schermo occhieggia su occhiolini dolci allo zabaione e ipnotici nel cosiddetto “fascino (im)battibile”.

A parte gli scherzi e gli “schizzi”, come dico io, si profila(ttico) una stagione “fruttuosa” per il nostro Matthew. Mai sarà alla frutta, è già al dessert del desinarne altre per più potenti e profiterole desideri.

Dicasi antipasto di uno eterno affamato muscolante al pepe verde. Fra un secondo di piattole e prime scelte da gatto più chef. Egli le acciuffa e, ai ravioli al vapore, va come un treno di puff puff e toccatine toc toc se rallenta il binario per quindi subitaneo entrar ancora in galleria in altri (rin)tocchi.

Quando si dice aver un gran culo. E Matthew è la zona erogena più scolpita della prima parte che le donne appunto guardano. Sognando di malaffare il suo tornito, torrido e torreggiantissimo arnese anche a garrese liscio come amplessi di massaggiatrici, opponibile di pollice su-succhiante e quindi a cucchiaio. Un cowgirl di doggy style. Se poi, si cosparge gli addominali di olio, come fanno a odiarlo?

Piace alle bambine, alle vecchie, ai vecchietti e anche a me.

Co-interprete appunto del mio Leonardo DiCaprio “divorato” del Wolf of Wall Street (eh sì, quando “gioco” con un affezionato amico Matthew… ti sfinisce di “pesce”, non solo di fiches “ficcanti” ad “abboccone”…), poi selvaggio in Mud, ti (po)mata il nostro “potato” in men che non si dica (non voglio che in giro si sappia che per Matthew lo “st(r)appo” nelle “lagrime dorate”), per non (s)parlare del nuovo Nolan.

Quando lo vedrò in modo “Interstellar”, saranno proprio fuochi… “artificiali” dei miei testicoli.

Sono uguale a Matthew, uno stallone.

Ah ah!

Che dire di questo mio storico scritto? Amo lo stoicismo e non son uno stinco.

Credo alla pesca dei salmoni, cioè voi i coglioni sempre “orsi”, non credo e anzi rinunzio al “matrimonio”, compromesso per “metterlo” di nascosto all’amante previo divorzio solo se qualcuno “spia” dagli scheletri dell’armadietto dei sogni oramai andati.

Al che, mi s’avvicina un “brav’uomo” e mi chiede come faccio… a mantenermi così in formissima. Magrissimo a sogliola, vicino alle soglie del suicidio o del sudicio trascurato? Poi critica le mie “sparate”, giudicandole “seghe” solo che imbellettate. E “ammette” che lui non oserà mai andar oltre un “lecito “osé” per non macchiarsi la “reputazione”. Che sia solipsista?

Infatti, tra falli possiamo dichiararci, in tutta calma e camice da pigiama gli rispondo che dovrebbe solo “turbarlo” la puttana che mantiene.

Cioè egli stesso. Un mezzo maniaco sessuale, diciamocelo.

Sbianca e vorrebbe darmi uno schiaffo in faccia, appunto.

Ma io gli ricordo che ho una faccia, tutt’al più, da “sberle”. E gli pronuncio un “Ciao” tanto sottile che non capisce neppure, scambiandolo per un altro culo a cui lui fa il miao, perciò alzo di lena la sua “sottana” di mano (non) morta e lo appendo ove sa. Perché ho i bicipiti allenati e anche quel che sta in mezzo alle gambe, or che questo ho appeso al muro.

Firmato e griffato-graffiante Stefano Falotico, ungulato pur di aver con McConaughey un ululato!

P.S.: conobbi Matthew anni fa, durante le riprese di Contact. Vi ho già detto che scopava universalmente con Jodie. Ma, fra un ciak e uno sgranocchiarla, aprii i suoi orizzonti.

Ho detto tutto. Mi pare anche troppo, quasi quanto il suo guardaroba. Sia nel senso di Matthew, esagerato, sia del mio sconfinato. Oggi guardia del corpo, domani alieno come gli ultracorpi.

E, su questa cagata, posso anche pisciarvi in testa.

 

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