La fuggente ambiguità di un uomo che scivola fra i lampioni, non amando le vite al lampone
Eppur in un lampo mi rendo allampanato e, con sguardo vacuo, assomiglio sempre più ai personaggi di Joaquin Phoenix, attore coriaceo, bello quanto brutto a seconda degli attimi vaganti. E mi perdo in queste notti che scandiscono le mie apatie, mentre la società crolla, sepolta dalle sue stesse vanagloriose chiacchiere. Rimugino sulla malinconia ed eventi…
I geni sono tutti malinconici e anche “malconci”, Manchester By the Sea
Posso asserirlo con orgoglio sesquipedale e savoir–faire della mia anima integra e non ancora corrotta dalle iniquità bestiali di quest’animalesca massa sociale. Sono un genio, e come tale “erro” e mi elevo quel tanto da sprofondare in basso, ove le scogliere di Dover scivolano nel Christopher Nolan più Inception della mia fatiscenza risorgimentale. Perché sogno,…
I grattacapi di Manhattan, roba da “matt(on)i”
Sempre più sconcertato da una realtà vanesia che persegue la futilità, pen(s)o in me stes(s)o sull’immensa vacuità dell’essere, dunque nel “non essere”, non “azionandomi”, amletico medito sulla medietà e sul cattivo gusto che oggi, frastornante, impera. Nel soggiogar altre menti deboli e ricattabili, schiave del pregiudizio che si fa lor sembiante agli occhi altrui, sfavorevole…
Poesie di Simone Osmari lette da Stefano Falotico
Profumo Il tuo profumo illumina ogni mio respiro trafugando leggerezza e vitalità! Accendendo tutta la mia vitalità Vivendo senza più nessuna pietà! Giri intorno alla mia vita senza essere però mai un’ombra sgradita. Mi luccica il viso dopo averti rivista dopo averti sorriso. Rimane il desiderio di vederti, ballare, nuda su quest’altare, di vederti nuotare…