ASSASSINIO SUL NILO (Death on the Nile), recensione
Ebbene, stavolta, libero da legami editoriali, tralasciando il bon ton e il politically correct, spero di potermi sbizzarrire, in tale review alla Falotico purissimo, senz’orpelli e regole redazionali, giornalistiche e via dicendo, nella mia disamina di tale opera di Kenneth Branagh, a mio avviso immensamente sottovalutata, incompresa e, secondo me, ribadisco, straordinaria. Dopo avermi già ammaliato, incantato e fortemente intrattenuto…
DRACULA DI BRAM STOKER, recensione
Ebbene, prima o poi dovevamo arrivare al Dracula di Bram Stoker firmato dal grande Francis Ford Coppola (Rusty il selvaggio). Opera titanica ed epocale, Dracula di Bram Stoker uscì sui nostri schermi nel gennaio del ‘93 e dura due ore e otto minuti. Potremmo riduttivamente, semplicisticamente e in forma generalista categorizzarlo come horror ma, così facendo schematicamente, lo appiattiremmo in una…
Fuggevoli eppur corposi incontri tra cinefili, Lav vs Cameron Diaz, un mio mediometraggio mesmerico, l’amore, non solo per la settima Arte, che ridona esistenziale lindezza altissima
Amici, fratelli carissimi della congrega… L’estate ribalda, come ogni anno, risplende soave dopo un inverno e una primavera delle più allarmanti e qui, voi, cinti in sacro raccoglimento e religioso silenzio ad udire il mio Verbo, come me, siete degli amanti della bellezza, non solo femminile. Non amate solo la f… a, bensì allargate, metaforicamente…
Kenneth Branagh è William Shakespeare perché è il più grande: Dio è nato, Dio è morto, evviva i dannati
Sono davvero pochissimi gli attori e i registi che stimo. Col passare del tempo, i miei gusti cinematografici si stanno sempre maggiormente raffinando e sono meno ruffiani nei confronti di me stesso. Che, con lucidità spaventosa, si guarda perennemente allo specchio e non rinnega i suoi timori, le sue ansie giammai sopite, vaga oggi fantasmatico…
Frankenstein Junior legge il suo Mel Brooks in Woody Allen di Branagh Hamlet
Ho sempre pensato di essere Kenneth Branagh e invece mi scoprii Zelig.
La figura del padre nel Cinema e nella (mia) vita
di Stefano Falotico C’è una scena, quella finale, del Frankenstein di Kenneth Branagh, da me fra l’altro rielaborato in un omonimo libro, che è a sua volta una versione a esso ispirato più che al romanzo celeberrimo di Mary Shelley, una scena che mi rimase immediatamente impressa fin dalla prima visione. Il “monster” De Niro,…